Artigianato e Apicoltura (2015)

Miele di Laturo

Contestualmente al ritorno degli orti, ci siamo dedicati per qualche anno  al recupero del legno antico di Laturo, delle travi e del tavolame in legno centenario, cercando di dare loro una seconda vita per rinascere: l’artigianato. Inizia così la creazione artigianale di innumerevoli oggetti in legno  ma anche di cesti in salice e nocciolo intrecciato raccolto nel bosco con l’obiettivo di ricalcare la tradizione montana e creare, al contempo, originali strumenti d’uso comune, utili alla nostra casa. Abbiamo anche avuto l’onore di avere le autentiche Gerle di montagna, fatte con le mani del grande maestro artigiano descritto dall’amico Mauro Corona: Carl Pezzin Furlan

In questo anno(2015), Laturo, grazie alle sue caratteristiche geografiche/naturalistiche e grazie alla cura e all’interesse di Martina, ospita i primi alveari di api mellifere e diventa una mini stazione isolata per la conservazione e la riproduzione della ape autoctona italiana, Apis mellifera ligustica. Una apicoltura a favo naturale (bee-friedly) che guarda al benessere delle api senza rinunciare alla produzione di Miele al naturale.

Nasce cosi la Bottega di Laturo, dove è possibile acquistare oggetti in legno di Laturo, cesti intrecciati, miele, polline, liquori, altri prodotti della montagna…

la valle remota e fiorita di Martina
Apis mellifera ligustica – Monti della Laga (laturo)

TUTTE LE NEVI DI LATURO

Fotostoria di tutti gli inverni di Laturo(2012-2017) e di tutte le nostre avventure nella magnifica area del Castellano.

Come fiere le case tentano di mantenere la loro fisionomia originaria per allietare il nostro sguardo;  sorreggono il peso della neve e del tempo
e dell’oblio delle sue genti.
Ma fino a quando?

Abbiamo sempre bisogno del vostro aiuto.

 

Foto Toni Galdi

Noi, nel frattempo, Laturo, non lo abbandoneremo mai, -nemmeno con 4 metri di neve.

Restate in contatto con noi per una ciaspolata su neve a Laturo che organizzeremo Last minute!

Nel primo video, Federico, con la bufera del 2014, da solo, da San vito, sul bianco manto che riflette il silenzio del freddo inverno dei nostri monti…

Non so se rende l’idea a tutti cosa significa sfondare metri di neve fresca da San vito(!) fino a Laturo, passando nel vuoto più totale, da solo, sotto bufera, nel freddo rovente, con ogni stato cerebrale trasceso dall’aria ovattata e rarefatta della neve che cade fitta e muta, lungo ogni meandro di bosco.
Chi potrà mai esprimere questa immagine a parole?

VIDEO

Sul Sentiero da Valzo a Laturo una miriade di orme di animali selvatici, tra caprioli, lupi, tassi, volpi, e fulminei merli, pettirossi e poiane che planavano sui rami degli alberi gonfi di neve

Ti ritrovi come questi alberi, ripiegati su stessi e al disarmo interiore. la lentezza è l’unica condizione veramente virtuosa cui aspirare, l’unica che faccia avere coscienza del puro fatto di esistere nell’attimo presente.

Ridiamo luce a Laturo, resoconto 2016

Cari amici, ecco la descrizione delle attività svolte nel 2016 grazie al lavoro dei soci operativi e alle Vostre donazioni.

Nei primi mesi del 2016 abbiamo acquistato una piccola isola fotovoltaica che siamo riusciti a portare al borgo nel primo weekend asciutto per il fuoristrada: l’8 maggio.

 

Dopo un piccolo progetto elettrico per iniziare a mettere i primi punti luce, abbiamo acquistato il materiale rimanente e il 26 giugno siamo scesi per gli effettivi lavori di installazione.

In quell’occasione, è stato testato il funzionamento del box con la prima cassetta di derivazione dove abbiamo messo il quadro principale con interruttore generale termico, salvavita, orologio astronomico (un crepuscolare digitale) e un faretto a led.

Funziona!

Verificato il funzionamento del sistema, abbiamo portato il box nella zona più illuminata del Borgo e fatto la prima derivazione verso la chiesa passando un corrugato sotto traccia.

Siamo stati ad aspettare l’imbrunire e, per la prima volta, Laturo è stata illuminata da una fonte fotovoltaica!

Il 13 agosto abbiamo fatto un nuovo sopralluogo con l’Arch. Eugenio Iannetti per ipotizzare la distribuzione della 220v per tutto il borgo così da dare un’illuminazione pubblica notturna.

a cui è seguita una relazione tecnica e relativa planimetria.

In autunno abbiamo riportato il box al fornitore per verificare la tenuta delle batterie e perché, grazie alle vostre donazioni, possiamo pensare a qualcosa di più importante.

Di seguito, in ordine alfabetico, i nomi delle persone che hanno aiutato il progetto con donazioni, in alcuni casi, molto generose:

Andrea Alberici, Michele Barbaresi, Bruna Braconi, Sara Campanelli, Diego Cardinali, Giovanni Casara, Stefano Cavezzi, Tarcisio Cognoli, Filippo Corradetti, Bruno de Ruvo, Fabio di Emidio, Martina De Gregoris, Giovanni Di Muzio, Luciano Dolceamore, Lorena Dorcich, Carla Dragoni, Diego Filipponi, Filomena Fioravanti, Dino Focanti, Marco Focanti, Michele Focanti, Toni Galdi, Lorenzo Grande, Loris Gerini, Giuliana Lattanzi, Massimiliano Leonardi, Michele Luconi, Paolo Luconi, Domenico Marinelli, Leo Marrancone, Annalisa Massi, Maria Monaldi, Enzo Monti, Luca Morganti, Fabrizio Panchetti, Federico Panchetti, Massimo Panchetti, Luigi Piccioni, Michele Pigliapoco, Paolo Renzi, Maria Adelaide Rubini, Luciano Ruggieri, Massimo Sabbatini, Marco Sborgia, Lucia Sebastiani, Giuseppe Tellone, Marco Tinti, Stella Vesnina e tutti quelli che hanno donato durante gli eventi dell’anno.

Rinnoviamo la richiesta di aiuto per riuscire a completare tutto il progetto quindi isola con maggior capacità, illuminazione del viale e dei punti di accesso, interno della chiesa, etc.

Potete farlo attraverso un bonifico o con carta di credito da questa pagina. Grazie in anticipo e auguri di buone feste da tutti noi.

Michele e gli Amici